La mia sveglia suona alle 11:30, dopo neanche 3 ore di sonno, ricordandomi che ho cose da fare e poco tempo. Vado a bussare ad Alberto nella remota possibilità che sia già sveglio e voglia mangiare qualcosa e, sorprendentemente, lo trovo già pronto. Usciamo dall’albergo cercando un locale che cucini della carne e ci incamminiamo verso il parco, dove ci sediamo al Café Mockva, specializzato in spiedini di carne e birra ghiacciata. Ordiniamo 3 spiedini di vitello a testa e ci gustiamo la freschezza dell’ombra e la gentile brezza che soffia dalla fontana lì vicino.
Il nostro hotel a Dushanbe
Dopo pranzo ritorniamo in albergo e Alberto torna a dormire mentre io, con un fattorino dell’hotel, vado a far riparare le gomme e pulire la macchina. C’è un piccolo momento di panico prima di partire quando non trovo le chiavi della macchina da nessuna parte ma poi vado a vedere se le ho lasciate nella serratura ed è proprio lì che le trovo, dimenticate dal nostro arrivo all’alba.
Mentre aspetto che il lavoro venga completato regalo qualche spilla ai bambini del luogo quindi torno in albergo.
Prima di cena c’è il momento culturale di Dushanbe che consiste nel visitare una rotonda enorme con all’interno due obelischi e un carro armato sovietico. Successivamente ceniamo al ristorante libano/siriano Al-Sham con kebab misto e milkshake quindi torniamo a dormire perché domani ci aspetta la famigerata autostrada M41 che attraversa il Pamir.