Papers, Please: un videogioco retro sui controlli alle frontiere – Mongol Rally 2014

Papers-Please

Voglio segnalarvi questo stranissimo e affascinante videogioco stile avventura grafica punta e clicca inizio anni ’90 ambientato in un gabbiotto dei controlli dei passaporti e documenti in una versione parallela di Berlino in piena guerra fredda. Vi consiglio di provarlo visto che costa davvero poco.

Qui il sito ufficiale

e qualche screenshot:

kQRi9HT 3Mongol Rally 2014 – Da Aosta alla Mongolia

 

Tragitto di massima del Mongol Rally 2014 – in continuo aggiornamento

  1. Aosta -> Nürburgring             769 km
  2. Nürburgring -> Praga             680 km
  3. Praga -> Sedlec -> Lublino     936 km
  4. Lublino -> Prípiat                    578 km
  5. Prípiat -> (Voronezh?)             872 km
  6. (Voronezh?) -> (Uralsk?)          934 km
  7. (Uralsk?)  -> Aralsk               1.097 km
  8. Arlask -> Bajkonur                  222 km
  9. Bajkonur -> Turkistan             539 km
  10. Turkistan -> Bukhara              867 km
  11. Bukhara -> Samarcanda          264 km
  12. Samarcanda -> (Taraz?)          626 km
  13. (Taraz?) -> Almaty                  554 km
  14. Kazakistan ?
  15. Kazakistan ?
  16. Kazakistan ?
  17. Mongolia ?
  18. Mongolia ?
  19. Mongolia ?
  20. Mongolia ?
  21. Mongolia ?
  22. Mongolia ?
  23. Ulaanbaatar

Per un totale (provvisorio) di 12.500 km.

Come sempre, se avete consigli, suggestioni o qualsiasi cosa da dire, non esitate a contattarci o a commentare. Il vostro aiuto ci farebbe, anzi, molto comodo!

Mappa provvisoria

Luoghi del Mongol Rally: l’ossario di Sedlec (kostnice Sedlec)

Luoghi del Mongol Rally: l’ossario di Sedlec (kostnice Sedlec)

Ossario-interno

L’ossario di Sedlec, è una piccola cappella cristiana, collocata nel cimitero della chiesa di tutti i Santi (in ceco: Hřbitovní kostel Všech Svatých) a Sedlec, una frazione di Kutná Hora nella Repubblica Ceca. L’ossario contiene approssimativamente 40.000 scheletri umani scomposti e disposti in maniera tale da creare un sistema decorativo che adorna gli interni dell’edificio religioso.

L’ossario è situato nella cappella sotterranea della chiesa di Ognissanti sita presso il cimitero dell’abbazia dei cistercensi. La chiesa è composta da due cappelle sovrapposte l’una sull’altra, quella inferiore custodisce un agghiacciante spettacolo di vita e morte, un luogo controverso che ancora oggi desta umiltà e stupore.

Un pezzo di Terra Santa nel cuore d’Europa

La leggenda narra che uno degli abbati, che fece un viaggio a Gerusalemme, disperse nel cimitero locale del terriccio proveniente dalla Terra Santa. In questo modo il cimitero divenne il più antico camposanto dell’Europa centrale. Il fatto suscitò grande interesse nelle persone che volevano essere seppellite proprio in questo luogo. Dopo un’epidemia di peste e le guerre ussite ci furono seppelliti circa quarantamila morti. Più tardi la chiesa fu distrutta da un incendio e lasciata al suo destino.

La straordinaria bellezza della decorazione macabra

Fu il genio dell’architettura barocca, Jan Blažej Santini Aichel, a regalare al luogo nuova vita, facendo ristrutturare l’ossario nello stile per lui tipico – il gotico-barocco. L’evento più importante nella storia di questo luogo fu però l’opera di un certo František Rint, maestro costruttore del casato degli Schwarzenberg. Proprio grazie a lui, ancora oggi potete ammirare la straordinaria decorazione della cappella inferiore, costituita da teschi e ossa umane, tutte disinfettate, liberate dalla calce e composte con cura e maestria in forme e figure che non trovano eguali da nessun’altra parte in Europa.

Chi osa entrare nell’ossario di notte?

Durante la visita all’ossario di Sedlec avrete la straordinaria possibilità di vedere l’imponente lampadario, croci, calici, cibori e il magnifico stemma del casato degli Schwarzenberg creato con le ossa umane. Vale la pena di studiare il particolare del turco a cui un corvo cava l’occhio. Se volete vivere un’emozione irripetibile, in estate potete visitare l’ossario anche di notte, quando quest’originale struttura è immersa nel buio ed illuminata soltanto dalla luce del fuoco che fiammeggia sullo sfondo con migliaia di resti umani. A Sedlec non fatevi sfuggire nemmeno la cattedrale dell’Assunzione della Vergine Maria, di recente ristrutturazione, a due passi dall’ossario. Insieme alla meravigliosachiesa gotica di Santa Barbara fa parte dei più importanti monumenti storici della storica città di Kutná Hora, iscritta nella Lista del patrimonio dell’UNESCO.

fonti:

http://www.czechtourism.com/it/c/kutna-hora-sedlec-ossuary/

http://it.wikipedia.org/wiki/Ossario_di_Sedlec

Soyuz Rocket Ready to Launch New Station Crew – On the route of the Mongol Rally

Expedition 38 Soyuz Rollout

The Soyuz TMA-11M rocket, adorned with the logo of the Sochi Olympic Organizing Committee and other related artwork, is seen in this long exposure photograph, as the service structure arms are raised into position at the launch pad on Tuesday, Nov. 5, 2013, Baikonur Cosmodrome in Kazakhstan. Launch of the Soyuz rocket is scheduled for November 7 and will send Expedition 38 Soyuz Commander Mikhail Tyurin of Roscosmos, Flight Engineer Rick Mastracchio of NASA and Flight Engineer Koichi Wakata of the Japan Aerospace Exploration Agency on a six-month mission aboard the International Space Station.
The crew will deliver the Olympic torch, and spacewalkers Kotov and Ryazanskiy will carry it outside the station on Saturday. The torch, returning home with Expedition 37, will light the flame at the opening of the 2014 Winter Olympic Games in Sochi, Russia.

Credit: NASA/Bill Ingalls

Jimmy Nelson: Before They Pass Away – Mongol Rally 2014

The Kazakhs are the descendants of Turkic, Mongolic and Indo-Iranian tribes and Huns that populated the territory between Siberia and the Black Sea. They are a semi-nomadic people and have roamed the mountains and valleys of western Mongolia with their herds since the 19th century.K12- (1)

The Tsaatan (reindeer people) of northern Mongolia are a nomadic tribe who depend on reindeer for nearly all aspects of their survival. Inhabiting the remotest subarctic taiga, where winter temperatures can drop to minus 50°C, the Tsaatan are Mongolia’s last surviving reindeer herders.

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Source

Mongol Rally 2014